Nota a sentenza di Giampaolo Miotto, in Responsabilità civile e previdenza 2017, 1836.

Del tutto correttamente la Cassazione civile, con l’ordinanza n. 16477/2017, ha interpretato il primo comma dell’art. 141 del Codice delle assicurazioni private nel senso che questo attribuisca al trasportato una speciale azione di risarcimento nei confronti dell’assicuratore del proprio vettore anche nel caso l’incidente stradale che gli ha cagionato il danno sia da ascriversi all’esclusiva responsabilità del conducente del veicolo “antagonista”, e pure nel caso che quest’ultimo non venga identificato o risulti privo di assicurazione r.c. auto.

In questi casi, poi, l’assicuratore del vettore, per molteplici ragioni, può utilmente esercitare azione di rivalsa, per le somme corrisposte al trasportato-danneggiato, nei confronti dell’impresa designata dal Fondo di garanzia per le vittime della strada, come altrettanto correttamente ha deciso il Tribunale di Roma, con la sentenza 6 febbraio 2017, n. 2197.