Risarcimento del danno e potere d'acquisto della moneta: il caso del danneggiato residente all'estero

Risarcimento del danno e potere d'acquisto della moneta: il caso del danneggiato residente all'estero
18 Dicembre 2006: Risarcimento del danno e potere d'acquisto della moneta: il caso del danneggiato residente all'estero 18 Dicembre 2006

Da: "Responsabilità civile e previdenza" - Giuffrè EditoreN. 12 - 2006di Giampaolo MiottoUna riflessione sulle diverse funzioni economiche della moneta, quella di "unità di conto" e quella di "mezzo di scambio", consente di percepire l'ontologica diversità, sul piano giuridico, delle operazioni relative alla quantificazione del risarcimento del danno e quella, logicamente successiva, di adeguamento della somma di denaro così liquidata al potere di acquisto della moneta nel paese estero in cui stabilmente risiede il danneggiato e nel quale tale somma è, quindi, destinata ad essere spesa. Mentre la prima è finalizzata a commisurare il risarcimento all'effettivo pregiudizio subito dal singolo danneggiato , la seconda operazione (da effettuarsi successivamente) è dettata invece dalla necessità di tener conto della variabilità del potere d'acquisto della moneta, a seconda del livello dei prezzi di mercato nei diversi paesi. L'adeguamento del risarcimento attribuito al danneggiato residente all'estero in relazione al potere d'acquisto della moneta nel suo paese di residenza, come rileva il Tribunale di Torino (in una sentenza del 15 novembre 2004), risponde ad un'elementare esigenza equitativa, per cui a danni eguali debbono corrispondere risarcimenti (realmente) eguali.Scarica l'intero estratto in PDF(Nota a sent. Trib. Torino 15 novembre 2004, Morsa c. Masiero)

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