La politica dei costi

L’accettazione di un incarico da parte dello Studio presuppone un colloquio informativo col cliente, che ci è indispensabile per conoscere quale sia il problema che questi intende sottoporci e per valutare le sue esigenze.
Normalmente il colloquio in questione è gratuito.
Sulla base delle informazioni ricevute, lo Studio presenterà al cliente un preventivo di massima dei compensi e degli altri oneri (imposte, tributi e spese varie) che sono prevedibili per la pratica oggetto dell’incarico affidatogli, redatto in forma scritta.
Il compenso previsto per le prestazioni dello Studio verrà specificato con le modalità più consone al tipo di incarico.
Per le pratiche stragiudiziali, qualora si tratti
  • di un parere orale, il compenso potrà variare da un minimo di € 100 ad un massimo di € 300, salvo casi eccezionali,
  • di altre attività (pareri scritti, redazione di diffide, contratti o altri atti…), verrà richiesto un compenso forfettario sulla base dei parametri previsti dal decreto ministeriale n. 55/2014 ovvero un compenso orario determinato tenendo conto della natura dell’incarico, della sua complessità e del valore della controversia.
Per le pratiche giudiziali civili verrà proposto un compenso determinato sulla base  dei parametri previsti dal decreto ministeriale n. 55/2014, in relazione al grado di giudizio (primo grado, appello, cassazione) ed al tipo di procedimento (giudizi ordinari di cognizione, procedimenti speciali, cautelari, di istruzione preventiva…).
La quantificazione del compenso terrà conto delle caratteristiche, dell’urgenza e del pregio dell’attività prestata, dell’importanza, della natura, della difficoltà e del valore dell’affare, delle condizioni soggettive del cliente, dei risultati conseguiti, del numero e della complessità delle questioni giuridiche e di fatto trattate, del numero e del contenuto dei contatti e della corrispondenza prevedibilmente necessaria per la trattazione della pratica.
In casi particolari sarà possibile convenire preventivamente col cliente modalità diverse di determinazione del compenso, prevedendo, ad esempio, un compenso fisso ed un eventuale compenso aggiuntivo in relazione al risultato ottenuto.
Egualmente, qualora l’incarico riguardi una pluralità di pratiche simili, sarà possibile convenire appropriate modalità di determinazione del compenso, anche mediante un’apposita convenzione.
I compensi dovuti allo studio e le spese imponibili sono soggetti a contributo previdenziale ed imposta sul valore aggiunto. Oltre ad essi, sarà dovuto allo studio il rimborso delle spese generali (15%) e quello delle spese vive sostenute per la trattazione della pratica.