Le spese legali stragiudiziali sono un danno emergente

Le spese legali stragiudiziali sono un danno emergente
14 Giugno 2022: Le spese legali stragiudiziali sono un danno emergente 14 Giugno 2022

IL CASO. Tizio conveniva in giudizio Caio e la compagnia assicurativa Alfa per sentirli condannare al risarcimento dei danni non patrimoniali e patrimoniali da lui riportati a seguito dell’incidente stradale occorsogli.

Il Tribunale riconosceva l’esistenza di un danno non patrimoniale e patrimoniale a favore del danneggiato per la perdita di retribuzione subita, ma respingeva la sua domanda relativa alle spese legali stragiudiziali sostenute.

Tizio proponeva, quindi, appello lamentando, tra l’altro, che le spese legali stragiudiziali che non gli erano state riconosciute.

La Corte d’appello rigettava l’appello. In particolare, quanto al mancato riconoscimento delle spese legali stragiudiziali, riteneva che queste non fossero state documentate.

Avverso tale sentenza Tizio proponeva, quindi, ricorso per cassazione ove, in particolare, con il terzo motivo di ricorso, lamentava la violazione e falsa applicazione del D.P.R. n. 254/2006, della L. n. 990/69, del D.lgs n. 209/2005, nonché del D.M. n. 127/2004, per non avere la Corte d’appello riconosciuto il suo diritto alla refusione delle spese legali per l’attività svolta dal suo legale in via stragiudiziale.

LA DECISIONE. La Suprema Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 15732 del 17 maggio 2022, ha, anzitutto, ribadito che “le spese sostenute per attività legale stragiudiziale, diversamente dalle spese legali, vanno liquidate come una componente del danno emergente e sono soggette agli stessi oneri di allegazione e prova”.

Ha, inoltre, affermato che “l’utilità di tale esborso, ai fini della possibilità di porlo a carico del danneggiante, deve essere valutata ex ante, cioè in vista di quello che poteva ragionevolmente presumersi essere l’esito del futuro giudizio”.

La Suprema Corte ha concluso affermando che “il riconoscimento da parte dell’assicurazione, in favore del danneggiato, di un importo per spese legali stragiudiziali nel tentativo di chiudere bonariamente la controversia evitando il giudizio non è un fatto irrilevante, perché comprova l’esistenza di un impegno nell’attività stragiudiziale di entrambe le parti, per evitare appunto la causa. In mancanza di una precisa allegazione sulla consistenza di tale impegno, ed in mancanza di alcuna documentazione in ordine alla sua avvenuta retribuzione (..) appare corretta la decisione di merito laddove le ha negato valore di prova che sia stata svolta un’attività extragiudiziale”.

Pertanto, nel caso di specie, la mera esistenza di una proposta di accordo stragiudiziale, non sottoscritta dal danneggiato, con la quale la compagnia assicuratrice del danneggiante si era impegnata a riconoscere in favore del danneggiato anche un congruo importo a titolo di spese stragiudiziali, non è stata ritenuta equivalente alla prova di aver subito un danno emergente consistito nell’aver sostenuto un esborso patrimoniale corrispondente a causa del sinistro.

La Suprema Corte ha, quindi, rigettato il terzo motivo di ricorso, relativo al mancato riconoscimento del rimborso delle spese legali stragiudiziali sostenute. 

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