30 Maggio 2013

Da: "Responsabilità civile e previdenza"N. 5 - 2013La violazione del dovere di assistenza derivante dal matrimonio, qualora leda un diritto inviolabile dell’altro coniuge, dà luogo a responsabilità civile. Se la violazione si traduce in comportamenti idonei a coartare la personalità dell’altro coniuge, il danno dev’essere risarcito tenendo conto non solo del pregiudizio al diritto alla libera esplicazione della personalità verificatosi durante la convivenza, ma anche di quello che possa determinarsi dopo il suo venir meno. La sentenza di separazione con addebito divenuta irrevocabile dà luogo a giudicato esterno anche relativamente ai fatti che hanno motivato l’addebito, nei limiti di quanto accertato dal Giudice della separazione, per cui ne preclude il riesame nella causa di risarcimento del danno poi radicata. In quest’ultima, inoltre, il danneggiato può provare i fatti rilevanti ai fini della violazione dei doveri coniugali e del danno ingiusto subito anche mediante i mezzi di prova assunti nel giudizio di separazione ovvero mediante presunzioni semplici, a questo fine dovendo allegare e provare i fatti sui quali intende fondare il procedimento presuntivo. Al riguardo si è pronunciato, con un’articolata sentenza, pubblicata il 19 dicembre 2012, il Tribunale di Belluno.Scarica l'intero estratto in PDF(nota a sentenza del Tribunale di Belluno 19 dicembre 2012)